In un motore elettrico il rendimento è tanto più elevato quanto più sono ridotte le perdite, sia nel rame che nel ferro. Per ottenere i migliori risultati di compromesso tra un rendimento più elevato possibile e l’economicità del prodotto, occorre tenere ben sotto controllo l’entità e le cause che determinano queste perdite. Mentre nel rame è relativamente semplice verificare l’entità delle perdite e quindi adottare le opportune correzioni, nel ferro, sia del pacco statorico che rotorico, è decisamente più complicato in quanto queste sono dovute a molteplici cause concorrenti.
L’apparecchiatura che abbiamo studiato e realizzato, permette un esame comparativo delle perdite nel ferro di pacchi statorici e rotorici contro un pacco campione.
Le perdite magnetiche in una macchina in corrente alternata sono composte da perdite per isteresi e per correnti parassite e sono approssimativamente proporzionali al quadrato della densità di flusso del circuito magnetico.