Cementazione avvolgimenti

Cementazione avvolgimenti

L’operazione di cementazione di avvolgimenti, per effetto Joule, si effettua quando si vuole eliminare l’impregnazione con vernici o resine, per bloccare e isolare meglio gli avvolgimenti di piccoli-medi statori di motori elettrici, con notevoli risparmi economici e di tempo.

La cementazione di avvolgimenti, infatti, si avvale dell’uso di fili smaltati e ricoperti di un ulteriore strato di vernice termoindurente che, con il calore, si rammollisce permettendo l’incollaggio con i fili adiacenti e al raggiungimento della temperatura prevista, si polimerizza, stabilizzando il procedimento.

Questa operazione permette un notevole risparmio: di materiale (vernici o resine), di attrezzature (forni e vasche di impregnazione), energia (in quanto si riscalda solo il filo di rame e non tutto lo statore e l’aria per il riscaldamento), tempo, poiché l’operazione richiede solo pochi secondi: 15 – 30” (contro alcune ore per l’impregnazione la cottura in forno) e la possibilità, subito dopo l’avvolgimento, di procedere al montaggio.

È chiaro che occorrono alcuni accorgimenti senza i quali si rischiano problemi di qualità:

  • Uso di isolanti adeguati alla temperatura: cavetti, tubetti, fili di legatura.
  • Isolanti di cava e tra avvolgimenti, di materiale impregnato di vernice autocementante per permettere una totale adesione con l’avvolgimento ed evitare scorrimenti che, per effetto di magnetostrizione, provochi alla lunga guasti.
  • Formatura delle testate definitiva, in quanto dopo la cementazione, non si possono più modificare. A questo proposito occorre, dopo la formatura, bloccare gli avvolgimenti con sistemi adeguati, quali: gabbiette di materiale termoresistente, legatura con filo termorestringente (la preferita), o, al limite, pressa di formatura durante l’operazione. Questo, però, prevede che sia rimossa solo dopo un discreto raffreddamento degli avvolgimenti.
  • Altro punto da ben valutare è il tipo di terminali che permettano una buona contattazione (che per altro le nostre macchine garantiscono) quali: fili, faston o terminali specifici, data l’elevata corrente circolante.

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Vantaggi della cementazione avvolgimenti

Il risparmio totale, dal punto di vista economico, rispetto a sistemi tradizionali di impregnazione, può variare dal 20 al 35 % secondo i tipi di statori.

Valori indicativi per piccoli motori (questi dati possono variare leggermente in funzione del tipo di filo usato):

  • Densità di corrente: 80 A/mmq.
  • Valore massimo di temperatura: 200°C+/- 15 %.
  • Tempo necessario: 15 – 30 sec.
  • Controllo della rampa di salita della corrente: in caso di interruzione o cortospire, questa varia in maniera anomala e il ciclo si blocca istantaneamente.
  • La tensione massima di cementazione, di regola, non deve superare di 2 – 2,5 volte la tensione nominale dell’avvolgimento, per non sottoporlo ad eccessivo stress e generare scarti inutilmente.
  • Altro fattore da tenere in conto, è la presenza del protettore termico in serie al comune degli avvolgimenti di statori monofase. In questo caso, le nostre macchine adottano un sistema particolare che permette di cementare ugualmente, senza che il termico intervenga, bloccando il processo, o si danneggi per eccessiva corrente circolante.
  • Per gli statori trifase, gli avvolgimenti, quando è possibile, in funzione delle correnti e delle resistenze, possono essere messi in serie o parallelo, permettendo l’utilizzo di un solo generatore di corrente.
  • Si utilizzano, normalmente, generatori in corrente continua, in quanto questa non risente dell’induttanza degli avvolgimenti (come risulterebbe in alternata) e quindi occorre una tensione minore per far circolare la medesima corrente, con minore stress del filo.

La cementazione avviene per effetto JOULE per il passaggio di corrente che può avere le seguenti caratteristiche:

  • A corrente costante: in questo caso, la corrente viene tenuta sempre costante con l’aumento della tensione proporzionalmente all’aumento della resistenza del filo per l’aumento della temperatura. Questo sistema, un po’ più complesso dal punto di vista dell’alimentatore, permette un discreto risparmio di tempo.
  • A tensione costante: più semplice come alimentatore, ma con tempi di cementazione ovviamente più lunghi, in quanto diminuisce progressivamente la corrente per effetto dell’aumento della resistenza.

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